Tre Cime di Lavaredo, Ortles, Sasspordoi, Passo Gardena, Nuvolau, Averau, Punta Helbronner, Dente del Gigante, Gran Sasso, Cervino, Monte Rosa… e chi più ne, più ne metta. Quando si parla di pareti strapiombanti, natural bellezza e senso di immensa miniatura di fronte alla mano del grande pittore sono queste (e tante altre) le immagini che vengono in mente. Ma se io vi dicessi che è possibile trovare tutto ciò a soli 15 minuti di macchina dalla città, mi credereste? Seguitemi! Alla #SCOPERTA!
Probabilmente tutti i miei concittadini hanno sentito parlare delle ‘Rosse’, perla (e non l’unica!) incastonata in quel paradisiaco angolo terrestre che è il nostro Parco Nazionale delle 5 Terre. Per chi non lo sapesse, comunque, sono rocce rosse stratificate, a strapiombo sul mare, che devono la loro particolare colorazione alla presenza massiccia di ossidi di ferro. Ora, sentirne parlare è una cosa, vederle e conoscerle un’altra; il sentiero, infatti, non è molto conosciuto, e mi è occorso obbligatoriamente studiarlo precedentemente a tavolino per evitare di perdermi e cadere in #ERRORI.
Partiamo? Una volta arrivati a Campiglia, scendiamo la classica scalinata (caratteristica dei sentieri Spezzini lungo la Costa), seguendo il Sent. 528 AVG, fino a raggiungere le case del Persico, un piccolo nucleo di abitazioni che domina il tratto di costa omonimo. Ora #ATTENZIONE! Proprio all’altezza delle prime case incontrate troviamo una deviazione che, invece di accompagnarti fino alla spiaggia, porta i tuoi occhi, le tue gambe (e la tua fatica) in direzione Portovenere. Il sentiero da qui in poi non è segnato: devi farti guidare da #ISTINTO e #RAGIONE. Intraprendiamo quindi gli ultimi 800m di cammino: i più impegnativi a livello mentale, vista la non battitura del sentiero (soprattutto nell’ultima parte, dove incontreremo una pericolosa discesa su fondo sdrucciolevole), ma i più belli a livello panoramico.
Arrivato finalmente alle meravigliose Rosse di Portovenere mi predispongo per una soleggiata pausa in questo angolo di paradiso terrestre. Il destino però ha in serbo per me altri piani e la mia rilassante siesta in salsa fotografica si trasforma nel #PRIMOBAGNOSTAGIONALE grazie alla più classica delle onde non ben calcolate.
Vi ricordate cosa vi avevo detto all’inizio? Ecco! Esattamente come quei luoghi, la peculiarità che ricordo con incredibile emozione delle #ROSSE è il senso di libertà che ti viene dato dal poter ammirare cotanta meraviglia da così vicino. Una meraviglia a kilometro zero.
Simone Pastine
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