top of page

Fan Fiction al Lago Blu - di Eleonora Tognetti

Writer's picture: Daniele Izzo Daniele Izzo

La montagna mi fa pensare. Magari coadiuvata da un buon brano musicale. Il tragitto è irrilevante, la meta non così importante. La montagna è tutta stimolante. La montagna tira fuori l’estro, la fantasia, il pensiero, il dialogo introspettivo. Ed una volta che ti induce, con forza silenziosa, a ciò, non resta che scrivere, scrivere, scrivere.

 

Non so come è nata l’idea, ne, allora, sapevo dove stessimo andando; o, meglio, ne conoscevo solo il nome. Ero in macchina con le cuffiette nelle orecchie e la musica a palla come sempre, a guardare il meraviglioso paesaggio Valdostano scorrere fuori dal finestrino, fino a che non mi sono accorta che tutto si era fermato. La macchina si era fermata e le immagini non scorrevano più così veloci nel finestrino. Era arrivato il momento di scendere.

Tutto adesso era fermo, più nitido, più bello: un paesaggio meraviglioso, che sembrava esser uscito fuori da un dipinto. Guidati dalla foga di scoprire e dalla pace di ammirare che la montagna sa trasmettere nel medesimo momento, in 15 minuti appena dal parcheggio, sono arrivata con la mia famiglia al Lago Blu, lo Specchio del Cervino, dove ammirare la maestosa montagna, chiamata dai valdostani “Gran Becca“. Abbiamo fatto il giro di tutto il lago, che non è poi così grande come sembra; nonostante questo però, l’acqua è di quel verde smeraldo, topazio, che, esattamente come la pietra, lo fa sembrare un diamante prezioso incastonato ai piedi del Cervino, che si erge dietro di lui, imponente e meraviglioso, sembrando quasi di proteggerlo. L’escursione è veloce, alla portata di tutti, grandi e piccini, grazie ad un sentiero ben tracciato, privo di tratti esposti o particolarmente pericolosi. Indi per cui, abbiamo deciso di rimanere e godere di quella pace, in formato acqua color topazio, ancora per un po'.

Mentre la mia famiglia si adoperava per un picnic, sono riuscita a ritagliare una fetta di tempo per me stessa, rifugiandomi all’ombra di un grande albero a scrivere i miei pensieri, circondata dalla calma e tranquillità assoluta che contraddistinguono quell’angolo di paradiso. Solamente tornata a casa avrei scoperto quello specchio d’acqua avrebbe potuto davvero essere protagonista di una delle mie fan fiction visto che le sue origini sembrano derivare dalla magia: leggenda vuole, infatti, che un giovane ragazzo, dopo aver preso le parti di un pellegrino che elemosinava cibo e acqua, venne mandato a recuperare legna da ardere, solo, in mezzo al bosco. Al suo ritorno del pellegrino non vi erano tracce, ed invece era apparso un piccolo specchio di acqua, suggestivo, immobile e silenzioso: il Lago Blu di Cervinia.

Una volta consumato un fantastico pic-nic con doppia vista Cervino (quello vero ed il riflesso) ci siamo rimessi in viaggio alla scoperta di altri angoli di paradiso nascosti tra le alte guglie Valdostane. E, nonostante l’escursione sia veramente semplice e di conseguenza non occupi molto tempo, il Lago Blu ha colmato tutti i minuti che siamo stati ad ammirarlo e mi è rimasto nel cuore, insieme a tutta la Valle d’Aosta.

Eleonora Tognetti

43 views0 comments

Recent Posts

See All

Comments


Subscribe Form

3429211310

©2020 by Danieleizzo_photos and treks. Proudly created with Wix.com

bottom of page