E’ un Golfo nevrastenico quello di La Spezia. Ha un carattere ed un’anima schizofrenica danzante tra un litorale che si specchia negli occhi meravigliati di migliaia di viaggiatori ed un entroterra che può sfuggire allo stupore del viandante che capir non sa il folle danzante spirito Spezzino.
L’Uomo. Da sempre auto-ritenutosi padrone della Terra, in questi mesi ha dovuto fare i conti con un virus (tradotto dal latino: veleno) a causa del quale ha dovuto accettare l’idea di essere ospitato sul pianeta, ne più ne meno di un’altra creatura vivente. Creature, che, mentre l’uomo era costretto agli arresti domiciliari causa lockdown da COVID-19, sono tornate a riprendersi i propri spazi. Capita così a pochi metri dal centro abitato di fare incontri ravvicinati con, l’ormai indiscusso, Re dei boschi liguri: il Cinghiale. In pieno giorno, sul sentiero. Attimo esatto in cui comprendi come il mondo animale sia vissuto perennemente in quarantena dallo sviluppo della ‘tekno’ umana, confinato in quei pochi spazi inutili o inadatti all’urbanizzazione ed allo sviluppo tecnologico; in cui arrivi al punto di capire che, forse, il mondo degli incontri animali dietro casa è più bello di quello che avevamo lasciato. Dietro casa, appunto, come il trekking di oggi: Sent. 522 – Sent. 520 – Monte Biassa.
Partenza: Via Zara, località Pegazzano - La Spezia (15m)
Snodi:
1) SENTIERO 522 - BERSEDO
Scopriamo una delle tante scalinate che caratterizzano la rete sentieristica Spezzina: il sent. 522 del CAI della Spezia che collega Pegazzano a Bersedo. In particolare da via Zara, esattamente dinanzi la Chiesa di Pegazzano, prendiamo le scale direzione Costa di Murlo. Inizialmente i gradini sembrano pagare dazio al confronto con la media cittadina, lasciando all’avventore energie preziose per il proseguo del cammino. Dopo un primo tratto in cui il sentiero costeggia la strada asfaltata fino all’abitato di Costa di Murlo, infatti, inizia il bello, o meglio, il tosto. Ed in pochi secondi la possibilità di passare dalla modalità risparmio energetico alla riserva è parecchio alta. Superate le ultime abitazioni, ci addentriamo nel verde (forse anche troppo: in alcuni punti bisogna calpestare i rovi infestanti il passaggio per proseguire): campi, uliveti e muretti a secco sono i nostri compagni di viaggio. A seguito di qualche attraversamento della Strada Provinciale sfociamo sul raccordo con l’Alta Via del Golfo. Il panoramico nucleo abitativo di Bersedo (355m) offre qualche minuto di vista mozzafiato direttamente dal suo balcone affacciato sul Golfo.
2) SENTIERO 520 - MONTE BIASSA
A Bersedo lasciamo l’Alta Via del Golfo, che scende, per mezzo della più classica delle scalinate spezzine, verso il Santuario della Madonna della Guardia del Vignale, per imboccare il sent. 520, il quale, cartina topografica alla mano, aggira in alto il monte Biassa per poi scendere in località Casavecchia intercettando la via carrozzabile del Parodi. Seguito l’asfalto fino a ‘Villa Baffico’, non esitiamo e prendiamo la salitina sulla destra.
Ahimè, anche qui, i rovi hanno ormai coperto il tracciato: premunitevi di pazienza e fate attenzione. Il percorso perde qui il compagno di mille avventure: il sole. Entriamo, infatti, in un fitto bosco e, come detto nell’introduzione, nel regno del cinghiale. Procedendo spedito tra i repentini ed improvvisi cambi di quota e direzione del sentiero stavo attento a controllare sul Garmin il percorso, non tracciato, che mi era prefissato per salire alla sommità del Monte Biassa. Ormai arrivato ai 621m della cima, il fiuto mi ha dato due scrolloni: la terra era come rimescolata e, soprattutto, si era palesata qualche metro davanti a me una costruzione naturale perfetta per offrire riparo al suo Re. La Tana del Cinghiale. Pochi istanti dopo il terzo scrollone me lo ha dato lui, il Cinghiale. O meglio, me lo ha notificato tramite grugnito. Assicuratomi di non distogliere mai il mio sguardo dal suo, ho iniziato a camminare lentamente all’indietro, finchè la distanza è stata propizia ad una vera e propria fuga. Avevo violato il suo regno e per fortuna, senza ricorrere alle maniere forti, mi accompagnava all’uscita.
3) MONTE BIASSA - SENTIERO 521v
Respinto dal mondo animale, non resta altro che tornare a casa, fortunatamente senza leccarsi le ferite. Ripercorriamo a ritroso il Sent. 520. Bersedo, ancora una volta, ci offre una ‘pausa con vista’ per smaltire l’adrenalina dovuto all’incontro.
Ripartiamo, quindi, in direzione ‘La Foce’. Il Sole, in colpa per averci lasciati soli nel momento del bisogno, è tornato ad affiancare il nostro cammino ed il ballo delle anime spezzine, intitolato ‘Mare e Monti’, calmante ci culla fino alla località Sant’Anna, dove l’ormai conosciuta scalinata (potete scegliere tra Sent. 521 e Sent. 521variante) riporta in città.
Arrivo: Via Monfalcone, La Spezia (20m)
Finisce un’escursione che, tengo a sottolinearlo, anche senza l’incontro col cinghiale rimane panoramicamente e naturalisticamente consigliatissima.
Dopo le parole è giunto il momento dei NUMERI!
Lunghezza: 10,5 km
Durata: 3h55
Dislivello totale: 602m
Difficoltà: E
Punto più alto: Monte Biassa (621m)
Punto più basso: Pegazzano (15m)
Periodo consigliato: tutto l'anno
Coordinate:
Geografico 44.112325, 9.800718 UTM 32T 564075 4884660
COME ARRIVARE? In macchina: Autostrada: uscita Santo Stefano di Magra - segui A15 in direzione di A15 Autostrada della Cisa/Via Giosuè Carducci/Viadotto Carducci a La Spezia - continua su Via Giosuè Carducci. Prendi Viale Italia e Viale Giovanni Amendola in direzione di via Zara.
Parking: E' possibile parcheggiare gratuitamente in località.
Bus: è possibile raggiungere la zona sia con l'autobus n°12, scendendo a Rebocco, sia con l'autobus n°1 o n° 21 scendendo a Pegazzano.
Ed infine: CONSIGLI UTILI
Cani al guinzaglio causa forte presenza cinghiali
Attenzione alle tracce lasciate dal cinghiale
Nel caso lo sentiste o lo vedeste: state fermi e fate rumore con i piedi
Per scaricare la traccia GPX: https://www.outdooractive.com/it/route/escursione/cinque-terre-golfo-dei-poeti/monte-biassa-621m-/166056588/#dmdtab=oax-tab1
Vi lascio con il video del trekking, edito da @matteotognetti!
Grazie della lettura,
Alla prossima avventura!
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