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GIRO DELLE 3CIME

Writer's picture: Daniele Izzo Daniele Izzo

Updated: Jul 15, 2020

Non sai di cosa stiamo parlando? Non le hai mai viste neanche in cartolina? Stai mentendo. Le Tre Cime di Lavaredo, o più semplicemente, le ‘Tre Cime’. Tre blocchi di dolomia pura, vette eteree, uno di fianco all’altro, isolati da tutte le altre, come a volersi mettere in mostra, emergendo dal ghiaino sottostante. Simbolo dell’Italia. Simbolo della montagna italiana e, naturalmente, delle Dolomiti tutte. Montagne vittime della loro stessa bellezza e del mito di uomini che, violandole, le hanno liberate dall’intangibilità. Non puoi non sapere. Non puoi non vedere almeno una volta nella vita questo piccolo angolo di paradiso terrestre.

 

Passiamo quindi alla descrizione di questo fantastico 'giro' che ci porterà a circumnavigare il simbolo delle Dolomiti.

Partenza: Parking Rifugio Auronzo (2370m)

Snodi:

1) RIFUGIO AURONZO – RIFUGIO LAVAREDO

Una enorme parete di roccia dolomitica si erge sulle nostre teste mentre prepariamo le ultime cose. ‘La montagna è femmina, e va corteggiata per conquistarla’ dice l'alpinista Simone Moro. Figuriamoci! In questo caso le femmine sono tre e sono le più belle e famose delle Dolomiti. Così che, intrapreso il sent. 101, non godiamo ancora della tipica visione delle TreCime, che anzi ci mostrano il loro lato più tosto, aggressivo e duro: le strapiombanti pareti settentrionali del gruppo montuoso. Il sentiero è pianeggiante ed in 20 minuti porta al Rifugio Lavaredo (2344m). Poco prima, però, in prossimità di una chiesetta (dedicata a Maria Ausiliatrice), un viottolo scende sulla destra e ci porta ad un punto panoramico che ha quasi dell’incredibile: alle nostre spalle, come a voler ringraziare per esserci interessati ad un suo particolare, la montagna disvela fugacemente la parete nord delle Tre Cime; mentre davanti a noi, o meglio, sotto di noi, la valle di Auronzo di Cadore, coadiuvata e completata dall’inconfondibile sagoma dei Cadini di Misurina.

Spettacolo con la S maiuscola. Tornati sul sentiero principale, arriviamo al Rifugio Lavaredo. Affollato.

2) RIFUGIO LAVAREDO – RIFUGIO LOCATELLI

Giunti a questo punto del corteggiamento alle TreCime, sta a noi scegliere: essere più decisi e convinti e proseguire a sinistra lungo il sentiero, ripido e scosceso, che taglia diagonalmente i depositi detritici alla base della Torre Piccola di Lavaredo; oppure essere più dolci, con un pizzico di disinteresse ed un pugno di banalità, e proseguire lungo la strada sterrata. L’obiettivo rimane comune: la Forcella Lavaredo (2454m). Sul crinale, la montagna, onorata del nostro corteggiamento, inizia a mostrare le sue sinuosità: la Cime Piccola di Lavaredo (2857m), la Cima Grande di Lavaredo (2998m) e la Cima Ovest di Lavaredo (2973m). Se chiudessimo gli occhi per un secondo e li riaprissimo con la fervida immaginazione di un bambino potremmo tranquillamente esclamare: ‘Siamo sulla luna’.


Aggiungere altro mi sembra ridondante e superfluo: lasciamo parlare le foto. Superata la forcella proseguiamo verso la meta-metà del nostro cammino, dove consumeremo il pranzo: il Rifugio Locatelli. Seppur con lo stomaco rumoreggiante ed il gustoso pensiero di polenta, uova e speck che inizia ad entrarci nella testa, non possiamo che fermarci, ritardare il pranzo di qualche minuto, ed ammirare lo spettacolo mozzafiato che si apre dinanzi a noi: sulla sinistra si ergono maestose le Tre Cime di Lavaredo, di fronte il Teston Rudo (2737 m), la Croda dei Rondoi (2800 m), la Torre dei Scarperi (2687 m), il Monte Mattina (2464 m), la Torre Toblino (2617 m) ed il Sasso di Sesto (2539 m) ai piedi del quale si vede il rifugio A. Locatelli. Ed ancora: il Monte Paterno (2744 m) e la Croda Passaporto (2701 m).

Riempitici gli occhi di cotanta meraviglia, ora si, possiamo far della pancia capanna.

3) RIFUGIO LOCATELLI – RIFUGIO AURONZO

Goduto di un ottimo pranzo in una libidinosa terrazza che volge lo sguardo direttamente alla Tre Cime di Lavaredo, dobbiamo proseguire il cammino, completare l’anello che ci riporterà alla macchina.

E qui il sentiero, inizia a farsi leggermente più impervio. Nulla di trascendentale, comunque. Una discesa abbastanza ripida ci porta ad un pascolo dal quale parte una salita alquanto tosta. Arrivare in cima ad essa, però, appaga l’occhio, la mente e diminuisce la fatica: due laghetti alpini, in rapida sequenza, nelle cui acque viene riflessa la maestosità e l’imponenza delle TreCime. L’escursione è, a questo punto, purtroppo quasi finita. Superiamo, infatti, abbastanza velocemente il Col Forcellina, giungendo alla Forcella di Mezzo (meno attrattiva della sorella Lavaredo), alla fine del cui ghiaione siamo nuovamente al parcheggio da cui abbiamo iniziato l’escursione. Fine dei giochi.

Arrivo: Parking Rifugio Auronzo (2370m)

 

Dopo le parole è giunto il momento dei NUMERI!

Lunghezza: 10,3 km

Durata: 4h15

Dislivello totale: 958m (A: 479; D:479)

Difficoltà: E

Punto più alto: Forcella Lavaredo (2459m)

Punto più basso: Pascolo sotto al rifugio Locatelli (2170m)

Periodo consigliato: tutto l'anno

Coordinate:

Geografico 46.614730, 12.291560 UTM 33T 292617 5165915

 

COME ARRIVARE?

In macchina: Autostrada, uscita A27 Ponte nelle Alpi - Prendere SP4 in direzione di Strada Statale 51 di Alemagna - Continuare su Strada Statale 51 di Alemagna/SS51. Prendi SS51bis in direzione di Via Cima Gogna/SR48 a Auronzo di Cadore - Continuare su SR48 fino alla tua destinazione - passato il casello di entrata percorri la 'Strada delle Dolomiti n°1' fino al parcheggio del Rifugio Auronzo.

Parking: il parcheggio si trova adiacente al rifugio Auronzo. L'entrata (avviene tramite casello a valle) costa 30 euro ed ha la durata di un giorno. Una volta arrivati in cima gli inservienti vi diranno dove lasciare la macchina.

Bus: da Dobbiaco parte una navetta (capolinea autostazione e poi stazione ferroviaria) che in meno di 50 minuti porta al rifugio: costa 15 euro andata/ritorno ed è in funzione generalmente da giugno fino a metà ottobre. Da Misurina parte il medesimo tipo di navetta.



 

Ed infine: CONSIGLI UTILI

1) Pur essendoci il giro canonico, ci sono tanti viottoli e sentieri che si discostano da esso e vi portano a punti panoramici degni di nota: PRENDETELI!

2) EVITARE L'ESTATE! Sembra di essere, ahimè, a Milano Marittima. Per la grande bellezza del percorso e per la facile accesibilità il sentiero è pieno zeppo di gente.

3) NO PARKING! La salita ed il parcheggio al Rifugio Auronzo costano 30 euro al giorno. Se vi è possibile salite dalla Val Fiscalina o direttamente dal Lago d'Antorno.




Grazie della lettura,

Alla prossima avventura!




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